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EX CIVICO – Prospetti di storie alterate #0

Locandina“Nei luoghi abbandonati l’affievolirsi del senso di uno scopo umano immediato permette una maggiore libertà d’azione e anche di ricostruzione mentale.”

Deperire, Kevin Lynch
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Un edificio abbandonato, inattivo. Mura che rappresentano un contenitore vuoto, vecchio o recente.
Osservato dall’esterno uno stabile da un’immagine semplice di sé, che non si addentra nella particolarità degli ambienti interni: spogli o ricchi, questi ultimi possono raccontare con profondità storie composte da nomi, cognomi, percorsi di vita e lavoro, che collegano volti e identità a lunghi aneddoti e vicissitudini.
Da fuori, invece, gli edifici sono volumi che offrono un racconto differente. Narrano la propria storia in modo diverso, sono testimonianza spesso nascoste da un prato non curato o da un fitto campo di grano oppure ben visibili per via di una cassetta per la posta colma.

“EX CIVICO. Prospetti di storie alterate” è un lavoro a lungo termine, che andrà a realizzarsi man mano, coinvolgendo diversi soggetti e interpreti. È un percorso composto da più tappe, che si costruirà attorno ad un unico tema: mostrare la varietà degli elementi architettonici inattivi, dismessi, in disuso, abbandonati, disabitati o vuoti che caratterizzano i luoghi che ci circondano. Ognuno di questi prospetti si può sommare ad una serie di altri prospetti, confluendo in una raccolta che permette di realizzare una sorta di mappatura di tanti edifici sparsi. Questo catalogo di edifici che non conservano più la loro funzione o che non l’hanno mai acquisita appieno si realizza principalmente tramite l’utilizzo dello strumento fotografico.
Il progetto ha inizio con la mostra fotografica “EX CIVICO. Prospetti di storie alterate #0”, per la quale sono stati coinvolti i fotografi Giovanna Bison e Daniele Fiori e il curatore Francesco Liggieri.

“Negli ultimi anni il termine territorialità ha preso piede in maniera cosciente in Italia. Tutte le venti regioni vivono l’appartenenza al territorio in base alla propria storia e alle politiche gestionali, cercando di migliorare le varie situazioni lavorative ed economiche partendo proprio dalle radici di ognuna di essa e da ciò che ciascuna può realizzare.
Ogni territorio fa esperienza anche di una seconda natura: ci sono siti che vivono ancora di industrie manifatturiere o meccaniche, altre sono in disuso e raccontano attraverso le strutture architettoniche la storia del marchio o della ditta a conduzione famigliare che l’ha vissuta, ma, soprattutto del territorio in cui si trova. Esistono centinaia di siti architettonici in disuso, tra poli industriali e edifici abitativi. Si pensi al casolare – non più esistente – del film di Pupi Avati La casa dalle finestre che ridono, situato presso Malalbergo, in provincia di Bologna, o, per citarne uno più vicino a noi, il polo industriale di Marghera, che si trova poco fuori Venezia. Molti artisti hanno lavorato in spazi in disuso, secondo una procedura sposata da varie tipologie: su tutte mi vengono in mente gli street artists, che lavorano in spazi di siti in disuso a tema industriale.
In pochi, invece, hanno lavorato per lasciare un contributo concreto di ciò che il territorio è stato, studiando i siti in oggetto. Officina della Barbabietola si prefigge questo obiettivo: mappare gli spazi in disuso nella zona della Saccisica, così da lasciare una traccia nel tempo di queste identità e cambiamenti.”

Questo è il concept studiato da Francesco Liggieri per la mostra fotografica.
Le foto di “EX CIVICO. Prospetti di storie alterate #0” si concentrano su alcuni siti selezionati dislocati in diversi Comuni della Saccisica. Giovanna Bison e Daniele Fiori hanno lavorato sui territori di Pontelongo, Vallonga, Arzergrande, Tognana e Correzzola, realizzando complessivamente moltomateriale, all’interno del quale sono stati selezionati tre scatti ciascuno, quelli che potete vedere in mostra a Padova. Questo appuntamento fotografico, infatti, rientra nella programmazione di SugarCon 2014, il festival internazionale di Sugarpulp, di cui l’Officina della Barbabietola è partner culturale.

L’intento del progetto “EX CIVICO. Prospetti di storie alterate” è quello di creare una raccolta che nella sua abbondanza riveli le tante storie e identità che hanno lasciato una traccia nel tempo.
I cambiamenti avvenuti hanno trasformato degli edifici in spazi ora vuoti, svuotati o mai riempiti, si tratti di case o fabbriche, negozi o scuole: ciò che conserva un numero civico è un luogo che racchiude momenti passati di vita e di lavoro e che ora rimane in piedi ignorato, dimenticato o a mezz’aria. Edifici abbandonati che ormai fanno parte di un paesaggio, elementi scoloriti sui quali è però ancora possibile ragionare: un contenitore vuoto rappresenta una potenzialità non sfruttata, un mancato utilizzo che genera una perdita; d’altro canto, è pur possibile riutilizzare ciò che è ancora funzionale, o, quanto meno, restituire ad un luogo e ad un contesto la consapevolezza dell’esistenza di un edificio che può non aver esaurito le proprie possibilità.

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EX CIVICO
Prospetti di storie alterate #0
Ideato e prodotto da Officina della Barbabietola
A cura di Francesco Liggieri
Foto di Giovanna Bison e Daniele Fiori
Superflash Store Padova – via VIII Febbraio, 24 (ang. Piazza Cavour) Padova
23|09|14 – 28|09|14

 

Patrocinio del Consiglio Regionale del Veneto
Partner: RCE, Coop Costruire Insieme, Morosin Ceramiche, Progetto Morosin, Studio Dentistico Dottor Valerio Galeazzo Odontoiatra

 

La mostra fa parte di SugarCon – Festival Internazionale Sugarpulp, rientrando nella programmazione del festival che si svolgerà a Padova dal 26 al 28 settembre 2014.
Il tema di questa quarta edizione dell’iniziativa organizzata da Sugarpulp è “l’avventura tra parole e immagini”. Sugarpulp è un’associazione che organizza e promuove eventi culturali con un focus specifico sui generi letterari, il mondo del fumetto, sulle serie televisive e sul cinema.
Il festival è promosso dal Comune di Padova – Assessorato al Turismo e alla Cultura e patrocinato dalla Regione Veneto.

 

Galleria dell’evento